Molti clienti al primo incontro chiedono di voler aprire una SRL a socio unico piuttosto che una ditta individuale. In tanti pensano che una SRL sia più sicura e addirittura più economica, ma in realtà non è sempre così. Ci sono diversi aspetti che spesso non vengono considerati, e che è importante capire bene prima di prendere una decisione.
Partiamo dalla questione della "sicurezza". Uno dei motivi principali per cui si pensa alla SRL è l'idea che in caso di problemi, come debiti o difficoltà con i pagamenti, il patrimonio personale del socio rimanga al sicuro. Questo è vero solo in parte, perché se la SRL a socio unico non paga le tasse senza un motivo valido, l'amministratore, che di solito è lo stesso socio, diventa responsabile di persona. Quindi, nella maggior parte dei casi, il rischio di dover rispondere con i propri beni personali è simile a quello che si avrebbe con una ditta individuale.
Un altro aspetto da considerare è l’accesso ai soldi dell’azienda. Nella SRL, non è così semplice come molti credono prelevare denaro dal conto dell'azienda. Per farlo, è necessario prima pagare le tasse sui dividendi o sugli utili o sulla busta paga, quindi l’operazione diventa più complessa, dispendiosa e meno immediata rispetto a una ditta individuale. Con una ditta individuale infatti, i soldi guadagnati possono essere utilizzati liberamente, senza tutti questi passaggi obbligatori.
Un punto a favore della SRL potrebbe essere la tassazione sugli utili. Quando si parla di grossi utili, ad esempio 100.000 euro l'anno, è vero che un SRL potrebbero pagare meno tasse rispetto a una ditta individuale. Però, se i guadagni sono inferiori, diciamo sotto i 30.000 euro, la ditta individuale, soprattutto se in regime forfettario, ha un notevole vantaggio in termini di minore tassazione. Quindi, se si prevede di avere utili contenuti, non c’è davvero convenienza nell’aprire una SRL.
Infine, ci sono i costi di gestione. Una SRL ha molte più pratiche amministrative da seguire rispetto a una ditta individuale, ci sono bilanci da presentare e obblighi burocratici che fanno lievitare i costi fissi annuali. Per una piccola impresa, questi costi possono essere davvero impegnativi, mentre una ditta individuale è decisamente più semplice e meno costosa da gestire.
In definitiva, la SRL può essere una buona scelta solo se si prevede di avere utili significativi, sopra i 30.000 euro, e soprattutto se si ha un socio con cui condividere la gestione e i rischi. Altrimenti, per chi inizia o ha una piccola attività, la ditta individuale resta la soluzione più conveniente. Senza contare che con il regime forfettario, le tasse sono ancora più basse e la gestione è molto meno complicata.
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