Come funzionano i contributi per la Partita IVA se sei un dipendente a tempo pieno?
Quando si parla di un contratto di lavoro full-time, la definizione può variare leggermente a seconda degli uffici territoriali dell'INPS. In generale, si intende un contratto di almeno 38 o 40 ore settimanali, a seconda delle normative locali.
Per quanto riguarda i contributi per il lavoro dipendente, essi vengono regolarmente versati dal datore di lavoro tramite le trattenute sulla busta paga dell'impiegato.
La questione dei contributi INPS diventa più complessa quando si parla di lavoro autonomo svolto con la Partita IVA.
Se sei un dipendente a tempo pieno e sei iscritto alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS, hai la possibilità di richiedere l'esonero dal versamento dei contributi INPS per l'attività autonoma. In questo caso, pagherai solo i contributi per il lavoro dipendente, mentre il lavoro autonomo sarà esentato da contributi.
L'INPS giustifica questo trattamento perché considera il lavoro subordinato come prevalente rispetto a quello autonomo.
Tuttavia, questo approccio può essere oggetto di critiche, poiché spesso il lavoro svolto con la Partita IVA può generare redditi più elevati rispetto al lavoro dipendente, portando a una disparità di trattamento nel sistema contributivo.
Esiste la possibilità che l'INPS non conceda l'esonero se ritiene che l'attività che genera il maggior reddito sia il lavoro autonomo. In tal caso, potresti dover pagare i contributi per entrambe le attività.
Se sei iscritto alla Gestione Separata INPS, non avrai diritto all'esonero e dovrai versare i contributi sia per il lavoro autonomo che per il lavoro dipendente.
Contratto di lavoro dipendente part-time
Se sei un dipendente part-time, con un contratto inferiore alle 38 ore settimanali, dovrai comunque pagare i contributi per entrambe le attività, sia se sei iscritto alla Gestione Artigiani INPS che alla Gestione Separata INPS.